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Cantiere Toscana

presenta

UN ANNO LUNGO UN GIORNO#2

19 febbraio 2019, ore 18.00

dal 19 febbraio al 10 marzo 2019 

Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato

 

A cura di Pier Luigi Tazzi
 

Artisti invitati da Cantiere Toscana 2018: Ina Arzensek, Francesca Bertazzoni, Black Archive Alliance, Carina Brandes, Federico Cavallini, Matteo Coluccia, Leone Contini, Fausto delle Chiaie, Armin Ebrahimi, Alessandra Ferrini, Nina Fischer & Maroan El Sani, Dora Garcia,Gabriele Gaburro, Heide Hinrichs, Délio Jass, Elka Krajewska e Gregor Neuerer, William Locke Wheeler und Stefan Pente, Nomadiuk (Andrea di Lorenzo e Bekhbaatar Enkhtur), Daniel Maier-Reimer, Juan Pablo Macias, Margherita Moscardini, Giuliano Nannipieri, Giovanni Oberti, Jebila Okongwu, Andrea Lisa Papini, Cesare Pietroiusti, Anna Raimondo, Giulio Saverio Rossi, Francesca Rossello, Sarenco l’Africano, Jacopo Seri, Namsal Siedlecki,  Asa Sonjasdotter, Agata Torelli, Gianluca Trusso Forgia, Antonio Turrisi, Enzo Umbaca, Stefan Vogel, Luca Vitone, Viron Erol Vert.​​

 

Cantiere Toscana vi aspetta all’evento conclusivo delle attività svolte durante 2018 ed una occasione per pensare al 2019.

 

“Un anno lungo un giorno” si svolgerà al Centro Pecci di Prato, patrocinatore della rete territoriale a cui aderiscono Villa Romana di Firenze, il DIDA, Dipartimento di Architettura di Calenzano, la Fondazione Vivarelli di Pistoia, la Fondazione Baldi di Pelago, le Associazioni Culturali Carico Massimo di Livorno e Terzopiano Arte Contemporanea di Lucca.  

 

“Un anno lungo un giorno” funziona come un diario che raccoglie pubblicazioni, oggetti, video, istallazioni, sculture, documenti di tutti i progetti realizzati durante il 2018 nelle diverse città della Toscana.

 

A Prato sono riunite le tracce dei lavori di oltre 40 artisti invitati in residenze o impegnati in progetti che hanno messo al centro della propria ricerca parti del territorio regionale. Il risultato è una topografia della Toscana basata su un immaginario contemporaneo che, oltre le mitologie del passato, si occupa di questioni del presente: dal concetto di margine come momento di libertà alla riorganizzazione della propria multiculturalità, dalla sperimentazione di meccanismi legati all’economia sostenibile alla creazione di nuove relazione tra soggetto e oggetto e, da lì, tra arte e design. I risultati sono riportati nello spazio espositivo del Centro Pecci e, in scala ridotta, sulla mappa della Toscana, disegnata dallo studio  Zirkumflex e distribuita per l’occasione.

 

In presenza dei curatori e degli artisti saranno raccontati al pubblico i progetti realizzati sei formuleranno ipotesi per il 2019. L’obiettivo, far crescere la rete e mettere a sistema il punto comune a tutti i soggetti aderenti: la residenza d'artista come momento formativo, in dialogo con il territorio e il settore imprenditoriale.​

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