
"Re-Enchantment"
a cura di Emily Barsi e Alessandra Poggianti
1 dicembre 2018
Artisti: Ina Arzensek, Carina Brandes, Federico Cavallini, Daniel Maier-Reimer, Juan Pablo Macias, Margherita Moscardini, Giovanni Oberti, Enzo Umbaca, Stefan Vogel, Luca Vitone.
Durante la serata:
Performance di Gabriele Gaburro.
Book Lunch: Re-enchantment, Kunstraum Monaco & Kunstverein Publishing, Milano 2018
Inaugurazione, sabato 1 dicembre 2018 ore 18.00
Apertura dal 2 dicembre 2018 al 20 gennaio 2019(su appuntamento)
“Thingness”, il programma annuale di residenze d’artista curato da Alessandra Poggianti per Terzo Piano, inaugura il suo nuovo appuntamento con “Re-enchantment”: una mostra collettiva ideata con Emily Barsi nel 2017 al Kunstraum di Monaco, arriva a Lucca arricchita di partecipazioni e nuovi progetti.
La mostra parte dall’idea di “reincantamento del mondo”:
Il 7 novembre 1917 Max Weber, durante una serie di conferenze organizzate dal movimento studentesco a Monaco di Baviera, mise a fuoco uno dei temi centrali del suo pensiero: "Il disincanto del mondo". A 100 anni dalla presa di coscienza di essere dentro un “mondo disincantato” il progetto espositivo propone un “re-incantamento” del mondo innescando un nuovo processo immaginifico - così come lo suggerisce il teorico ed ecologista Serge Moscovici - per ripensare allo stao che caratterizza la cultura Occidentale.
Lo spazio espositivo di Terzo Piano diventa il luogo dove mettere in campo questo processo di “re-incatamento” utilizzando come mezzo la pratica artistica.
Sono stati invitati i 5 artisti che hanno lavorato a Monaco lo scorso anno, a cui è stato chiesto a loro volta di invitare un altro artista.
Ad ogni coppia di artisti gli è stata affidata una delle 5 stanze di Terzo Piano che ognuno allestisce in modo autonomo e differenziato.
Stanza 1: Stefan Vogel > Carina Brandes
Stanza 2: Daniel Maier-Reimer/Luca Vitone > Ina Arzensek
Stanza 3: Luca Vitone > Giovanni Oberti
Stanza 4: Margherita Moscardini > Juan Pablo Macias
Stanza 5: Federico Cavallini > Enzo Umbaca
Il risulto: 5 microcosmi fatti di diverse visioni del mondo non codificate e prestabilite che liberano energie e moltiplicano i punti di contatto con il reale, mettono in relazione diverse categorie di pensiero e, attraverso l’immaginazione, aprono a nuove forme di conoscenze.
“…un bottino di realtà' suscettibile di essere combinate, rappresentate….Eventi della vita quotidiana, tramonti, raffiche di vento, solitudine degli esseri, isolamento dei fatti, sfumature dell'anima, sono tutti stimoli, temi che offrono agli uomini uno scenario che va incontro ai loro desideri o alle esigenze della Zeitgeist, della natura insomma…”. (in “Sulla Natura”, Serge Moscovici, il Saggiatore, Milano, 2005)
Thingness è un programma annuale di residenze d’artisti volte a realizzare nuove produzioni legate all’idea di oggetto e al suo “essere cosa”, (M. Heiddenger, L’origine dell’opera d’arte, 1930 c.). L’oggetto, quindi, non inteso nella sua funzionalità, piuttosto come suggerisce Roland Barthes, dispositivo capace di attivare visioni simboliche, mezzo di significazione, segno sparso, vero e proprio testo. L’oggetto media, così, la relazione tra l’azione e l’uomo, contribuendo ad assemblare un nuovo potenziale sociale e dare un valore diverso alla vita materiale. Da qui si può iniziare a rielaborare una ideologia dell’utilità.
Progetto realizzato nell’ambito di Cantiere Toscana, la rete regionale per l’arte contemporanea e in collaborazione con il Comune di Lucca, la Regione Toscana e Giovani sì. | www.cantieretoscana.org