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Fondazione Jorio Vivarelli 

presenta

II Scuola invernale per le arti contemporanee.

Arte e r-esistenza

Di fronte alla violenza dei grandi drammi della storia l’arte può apparire talvolta come un fatto marginale: può avere un ruolo commemorativo o anche astenersi dal cercare un ruolo in queste situazioni. Molti artisti riportano come dopo aver vissuto i drammi della guerra abbiamo smesso di fare arte per molti anni, quasi che ritenessero il proprio lavoro non adeguato a ciò che avevano vissuto, oppure che la sofferenza avesse segnato in modo indelebile la propria vita. Lo stesso Jorio Vivarelli porterà per tutta la vita nella sua arte il segno delle sofferenze vissute durante la guerra. Come gli artisti vivono oggi i drammi delle guerre e delle violenze contemporanee e come l’arte può interagire con quelli del passato?

La II edizione della Scuola invernale di alta formazione per le arti contemporanee della Fondazione Vivarelli realizza con gli studenti del Liceo Artistico di Pistoia due occasioni di formazione e approfondimento e un incontro pubblico su questi temi con gli artisti Bassel Al-Saadi e Veit Stratmann.

Workshop
di Bassel Al-Saadi

L'arte durante la dittatura

Workshop degli studenti con l’artista Bassel Al-Saadi

Liceo Artistico Petrocchi

Pistoia

Analizzando il lavoro di artisti come Anthony Caro e Alexander Calder, fino a giungere alla sua esperienza, prenderà in esame l’utilizzo della superficie piana del metallo, e l’uso di forme e colori in relazione allo spazio. Verrà presentato il lavoro di alcuni artisti siriani e offrirà agli studenti la sua testimonianza diretta riguardo alla situazione siriana e lo stato dell’arte sotto il regime. L’artista presenterà la propria opera e discuterà con gli studenti del ruolo dell’arte durante la dittatura e la guerra, esperienze che ha vissuto in prima persona fino a pochi mesi fa in Siria. Come l’arte può convivere o lottare contro la censura? La violenza rende l’arte marginale e poco praticabile? Oppure diventa un modo per immaginare e praticare un mondo diverso? Queste e altre domande animeranno la discussione sull’arte di Al-Saadi con gli studenti. 

Bassel Al-Saadi (1971, Beirut), si è laureato presso l'Istituto di Arti Applicate a Damasco nel 1994 dove ha vissuto fino al 2017. Utilizza principalmente il ferro per le proprie opere sia grezzo che in colori vivaci. La sua poetica trova ispirazione nella scultura americana degli anni '50 e '60 del Novecento, ed in particolare nelle opere di Donald Judd, Joseph Cornell ed Alexander Calder. Le opere recenti si concentrano sul cubo come spazio vuoto che l'artista trasforma in uno stage in cui il ferro mette in scena la dura atmosfera psicologica vissuta sotto la dittatura.

 

L'artista ha ricevuto numerosi premi in Siria ed ha presentato il proprio lavoro in Giordania, Libano, Turchia, Paesi Bassi, Pakistan.

Al-Saadi ha lasciato la Siria nel 2017 per sfuggire alla guerra e alla dittatura, da luglio 2017 vive e lavora a Firenze dove è stato invitato come artista ospite internazionale in residenza a Villa Romana.

Durante la conferenza l'artista presenterà la propria opera legata alla storia della Siria degli ultimi anni.

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Informazioni

 

 

Fondazione Jorio Vivarelli

via Felceti 11, Pistoia

tel 0573.477423

info@fondazionevivarelli.it

www.fondazionevivarelli.it

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Crediti

 

La Scuola invernale per le arti contemporanee è realizzata con la direzione scientifica di Giacomo Bazzani ed il coordinamento di Francesca Catastini.

 

Le attività presso il Liceo Artistico sono coordinate dal Prof. Luigi Russo Papotto.

 

Un progetto della Fondazione Jorio Vivarelli all'interno di Cantiere Toscana, laboratorio di sperimentazione di una rete per l'arte contemporanea e la definizione di nuovi modelli formativi e produttivi in Toscana.

www.cantieretoscana.org

 

Progetto realizzato con il supporto della Regione Toscana nell’ambito di ‘Toscanaincontemporanea 2017’ e ‘Giovanisì’

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